Scegliere se usare o no griglie e metodi di triangolazione dipende dai tuoi obiettivi: vuoi essere un bravo copista oppure vuoi diventare un artista originale capace di realizzare disegni realistici, dal vero, a memoria o dalla fantasia?
Spesso certi video presentano l’uso di triangolazioni, griglie e proiezioni varie come gli unici adatti a ottenere disegni corretti.
Metodi di triangolazione
Ma fare arte non significa fare copie esatte.
Per chi non possiede basi di disegno dal vero solide, questi metodi sono pericolosi, perché possono creare vizi e limiti alla creatività.
Usare griglie costringe a copiare da foto.
Una foto è una immagine in due dimensioni, quindi è difficile capire volumi e spazi, in più è complicato giudicare la prospettiva e si perde la percezione della tridimensionalità.
Cosa molto importante, è quasi impossibile capire le masse che compongono una forma e le loro relazioni spaziali perché su una foto si percepiscono gli oggetti come somma di forme piatte.
All’inizio, l’uso di una griglia sembra una facile scorciatoia ma è un metodo che scoraggia dall’imparare seguendo il metodo tradizionale, sperimentato nel tempo, del disegno passo passo, perfezionato da generazioni di grandi artisti, a partire dal Rinascimento.
Disegnare da foto non favorisce la creatività
Se condizioni il cervello a ragionare come un fotocopiatore, poi è molto difficile, rieducarti al disegno dal vero.
Il disegno è una funzione della mente, con l’esercizio impari a scoprire strutture e ritmi nelle forme che non sono evidenti a prima vista.
Questo si sposa perfettamente con ciò che diceva Rembrandt: “Prova a mettere bene in pratica quello che già sai, così facendo, potrai in tempo utile, scoprire le cose nascoste che ancora non vedi“.
In questa immagine è mostrato un metodo di triangolazione spesso usato nei ritratti. Come gli altri metodi simili, esso porta ad “appiattire” il soggetto perché riportando i punti misurati sul modello, non si può capire quale sia il volume e la struttura della forma che si sta disegnando.
Probabilmente si produce una certa somiglianza nel disegno, ma nessuno sarà mai in grado di disegnare lo stesso oggetto realisticamente a memoria, perché in quel caso non ci sono puntini da unire su cui fare affidamento e non c’è alcuna comprensione di come l’oggetto è costruito.
L’uso di una griglia impedisce di imparare e praticare la prospettiva lineare.
Il disegno in prospettiva fa capire come rappresentare gli oggetti tridimensionali su una superficie piana con distorsioni minime.
Usando una griglia o triangolazioni i principi della prospettiva lineare vengono scartati e non hai modo di usare i vari tipi di prospettiva che avresti a disposizione per rappresentare un oggetto nel migliore dei modi.
Per scegliere il tipo giusto di prospettiva serve un approccio creativo e a volte bisogna combinare diversi approcci prospettici in un disegno, perché alcuni elementi si presentano in prospettiva centrale ed altri in prospettive accidentali, a due o tre punti.
È importante avere una buona comprensione dello scorcio, usando griglie si finisce per copiare meccanicamente la prospettiva fotografica senza capire il motivo per cui gli oggetti risultano distorti in quel modo.
Una griglia impedisce di imparare i principi del disegno costruttivo.
Oltre al disegno prospettico, ci sono molti altri principi costruttivi che se appresi possono aiutarci in modo notevole nel disegno dal vero.
Per esempio quello per cui è bene disegnare certe forme come se fossero trasparenti per individuare e usare gli assi di simmetria, cogliere allineamenti tra le linee costruttive ed altro ancora.
Usando una griglia per copiare, molti dei principi costruttivi sono messi da parte o non vengono nemmeno presi in considerazione, quindi non si può imparare ciò che serve a “costruire oggetti” in modo corretto.
Impossibile comprendere le proporzioni del corpo umano.
Per disegnare il corpo umano, è indispensabile usare il disegno gestuale, quello costruttivo e conoscere l’anatomia per capire cone tutte le membra siano collegate tra loro e le relative masse e proporzioni.
L’uso di griglie o triangolazioni non ha nulla a che vedere con la comprensione di questi aspetti.
Quando ci si trova di fronte alla sfida di disegnare una persona dal vero, non ci sono quadretti o triangoli che possano aiutare.
Proporzioni che non si possono capire usando triangolazioni.
Con le griglie non si impara l’anatomia umana.
Un corpo umano non è fatto di triangoli, è fatto di ossa e carne, di parti connesse tra loro che si influenzano a vicenda. Quindi la conoscenza dell’anatomia è d’obbligo per un artista figurativo.
Vanno messe in campo solide conoscenze delle proporzioni umane, testa, faccia, torso e arti.
Questo diventa ancor più evidente quando un artista deve disegnare figure umane e ritratti dalla memoria o l’immaginazione.
Moltissimi studenti d’arte si trovano nei guai dal primo minuto in cui iniziano disegnare un modello. Tutti hanno una cosa in comune – la mancanza di conoscenza dell’anatomia umana per gli artisti.
Difficile imparare a rendere le emozioni umane
Le emozioni su un volto sono prodotte da un certo numero di muscoli, in accordo con i sentimenti della persona.
Un artista figurativo dovrebbe conoscere quei muscoli e comprendere come essi lavorano.
Griglie e triangolazioni non possono offrire questo tipo di comprensione e questo risulta evidente specie quando si deve disegnare una faccia o una espressione a memoria, senza riferimenti fotografici.
Impedisce di sviluppare la capacità di giudicare gli angoli a occhio.
Molti disegnatori usano righelli, bacchette o matite come attrezzi di misura quando usano i metodi di triangolazione o le griglie.
Anche se l’utilizzo della matita per misurare gli angoli è del tutto appropriato, va usata in un certo modo per farlo bene – dapprima si deve disegnare l’angolo a occhio, solo allora, se si hanno dubbi si controlla con la matita.
Questo approccio sviluppa la capacità di giudicare gli angoli ad occhio.
I metodi di triangolazione e griglie per la loro impostazione spingono a prendere le misure fin dall’inizio con un attrezzo, così inibendo lo sviluppo delle necessarie competenze per liberare la mano e l’occhio per perseguire una libera creatività.
Rende difficile lo sviluppo di buone capacità nel disegno a mano libera.
Impedisce l’interpretazione artistica libera che a volte utilizza l’esagerazione e blocca la libertà di espressione
Facendo una copia esatta di una immagine fotografica si riproduce meccanicamente, piuttosto che creare una visione artistica del soggetto grazie al coordinamento di mente, occhi e mano. Una creazione artistica a volte richiede esagerazioni, intuizioni creative e – soprattutto – libertà di espressione. Nessuna griglia aiuterà ad esprimere la creatività.
Intrappola l’artista in una modalità esclusiva di copia, da cui è veramente molto difficile sfuggire.
Una volta imparata e presa l’abitudine alla copia pedissequa, è quasi impossibile sfuggire da quella trappola.
La ragione non è legata a cosa uno vorrebbe fare quanto alla mancanza fisica di abilità.
Il cervello di chi è costretto alla copia è stato ricondizionato a vedere e copiare da immagini bidimensionali piuttosto che osservare e comprendere i soggetti come forme tridimensionali che hanno volumi, masse strutture costruttive e relazioni spaziali.
Questo è veramente molto pericoloso per qualcuno che vuole fare arte figurativa.
La pura copia di un soggetto fotografico è arte o riproduzione?
Bisogna che tu ti chieda quale sia l’obiettivo nella tua attività artistica – Vuoi diventare un abile copiatore o un creatore originale?
Se le tue ambizioni non vanno oltre quella di essere capace di fare una buona copia di una immagine, allora i metodi di triangolazione o l’uso estensivo delle griglie è buono tanto quanto qualsiasi altro metodo di riproduzione: fotografia, stampa, ricalco di immagini e via dicendo.
Ma se quello che vuoi è raccontare una storia, trasmettere emozioni, dire la tua, creare cose originali dalla tua immaginazione, hai bisogno di avere competenze adeguate per diventare quel tipo di artista.
Competenze che includano l’uso dei principi del disegno costruttivo, della prospettiva aerea e lineare, una buona conoscenza dell’anatomia e delle proporzioni del corpo umano e magari anche dei principali animali.
È importante comprendere e saper usare la sezione aurea, le regole della composizione e via dicendo.
Questo è quello che insegniamo nei corsi e negli incontri organizzati da Circolo d’Arti
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