Molto spesso capita di vedere immagini in cui le varie parti sono riempite di colori piatti o quasi, senza rispetto per le variazioni di chiaro scuro; questo le rende molto simili alle icone medioevali, senza volume ne profondità.
Saper rendere i valori tonali (i colori delle cose) senza perdere il controllo dei valori di chiaro scuro ti può aiutare veramente molto ed è uno degli attrezzi strategici di ogni buon pittore.
Per questo è importante imparare – anche quando si usa il colore (tono) – a mantenere il controllo dei valori (chiaro scuro). Il valore di un tono ha a che vedere con l’aspetto di un qualsiasi colore quando è esposto o è sottratto alla luce.
Per valutare la tua capacità attuale in questo campo prova a guardare una foto in bianco e nero di un tuo dipinto, le tonalità di grigio nella immagine costituiscono sono i diversi valori che essa mostra attraverso i toni all’interno del dipinto.
Le due immagini qui sotto, di un quadro di Lori McNee dovrebbero chiarire il concetto: sia l’originale che la foto in bianco e nero offrono una rappresentazione coerente e nella immagine in bianco e nero si possono percepire in modo completo tutti gli elementi della pittura.


Il valore è la luminosità o l’oscurità di un colore o di una tonalità.
- Dipingendo, le variazioni di valore possono essere ottenute aggiungendo il nero (o opportune miscele di colori scuri) o il bianco (o opportune miscele di colori chiari) al colore scelto.
Nelle due immagini qui intorno sono rappresentate le variazioni di valore ottenute miscelando il colore con il bianco e con il nero (considera la parte della scheda con la scala di grigi) - Tieni ben presente che l’uso del bianco o del nero in un impasto, crea un problema piuttosto serio: riduce contemporaneamente la saturazione e aumenta la diluizione del colore (considera la parte di tabella con le scale dei colori).
Che ci crediate o no, per la qualità di un dipinto, il valore è più importante del colore!
Ecco perché:
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Il valore è usato per creare un punto focale all’interno di un dipinto o disegno.
- L’occhio umano viene immediatamente attirato da un elemento di luce contro un elemento scuro. Questo crea, il punto focale di interesse.
- Per creare l’illusione della profondità, si possono usare anche gradazioni di valore.
- Aree di luce e buio danno un’illusione di tridimensionalità al soggetto.
La scala di valori con i relativi nomi, qui a fianco è di Denman Ross il quale la ha introdotta nel 1907.
I suoi termini di valore stabiliscono lo standard ancora oggi in uso.
Questa scala aiuta gli artisti a comprendere e identificare più facilmente la luce, i toni medi e le tonalità scure.
Il valore è indipendente dalla sua tonalità.
Questo elemento è fondamentale nell’impatto dell’arte visiva, sia essa astratta o rappresentativa.
L’esempio qui sopra è un dipinto “en grisaille” – un dipinto fatto interamente in valori di grigio o di un altro colore grigio neutro. La Grisaille era talvolta utilizzata per i dipinti di fondo o per gli schizzi a olio. Rubens era noto per questo tipo di pittura.
Oggi, molti artisti di qualità cercano di mantenere una scala di valori ristretta, limitando la loro composizione a circa 4 valori. Anche in questo caso sembra confermata la regola secondo cui “Fare meno dà di più” e questa scelta, aiuta a creare opere coesive e armoniose.
Nel quadro di James Abbott McNeill Whistler qui sotto, si può vedere un esempio magistrale dell’uso del contrasto di valori usati in chiave bassa in tutta l’ambientazione .
Al contrario di Whistler, Monet ha usato valori “alti” mettendoli in confronto con poche note basse, ottenendo risultati drammaticamente diversi.

La passeggiata, Camille Monet con il figlio Jean sulla collina – Claude Monet 1875 – National Gallery of Art
Sorgente: Understanding Value and Tone for Better Painting