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La composizione della tavolozza secondo Reilly: valori tonali per l’incarnato

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Confrontare i valori con i toni

Per impostare una tavolozza tonale devi partire impostando prima di tutto la serie di valori di controllo neutri che abbiamo visto descritta nel post precedente.

Negli anni ’70 i Grumbacher Reilly Neutrals non sono stati più disponibili.

Nella classe di Jack Faragasso, insegnante succeduto a Reilly, a volte si saltava l’aggiunta di Ombra Naturale, forse per convenienza, dato che i grigi più freddi funzionavano bene anche da soli nella neutralizzazione degli incarnati.

Gamblin realizza tre utili grigi, chiamandoli Portland Grey Light (v.8), Portland Grey Medium (v.6) e Portland Grey Dark (v.4). Le loro denominazioni di valore Munsell sono sull’etichetta del tubetto. Puoi impastare gli altri valori, e volendo puoi combinare anche la corrispondente serie di valori caldi con Terra d’Ombra Naturale per creare dei neutri assoluti.

Colori locali

Dovresti prima di tutto cercare di capire il valore dei colori acquistati in negozio per poterli posizionare al giusto posto nella scala dei grigi neutri.

I colori che contribuiscono a rendere i colori locali (ad esempio capelli biondi, sciarpa blu, drappeggio verde), vanno posizionati in corrispondenza dei grigi che quei colori avrebbero se fossero fotografati in bianco e nero.

Molti colori scuri, corrispondono in maggioranza con il primo o il secondo valore, e per comodità li posiziono al limite estremo destro della tavolozza.

Colori convenienti per l’incarnato

Le miscele successive sulla tavolozza per l’incarnato fanno parte di quella che Reilly chiamava “tavolozza conveniente”.

Gialli – Rossi

In corrispondenza dei valori neutrali, crea una sequenza di valori tra il giallo (8) e il rosso (5 – arancione) e una sequenza di valori rossi.

Per la serie giallo – rosso si può iniziare dal Cadmio Arancio che si puo porre circa al valore 6 o 7. si può aggiungere il bianco per i valori più chiari e mescolare con Terra d’Ombra Bruciata per i valori più scuri.

Rossi

La serie rossa parte inizia con il rosso di cadmio, che può essere posto al valore 5, poi aggiungi Bianco di Titanio per ottenere i valori più chiari. Poi crea una miscela di Cremisi Alizarina (un rosso freddo) e un po’ di Terra d’Ombra Bruciata per ottenere un vero rosso al primo valore, e mescolare questo con Rosso Cadmio Chiaro per ottenere i valori rossi da 2 a 4.

Valori per l’incarnato

Infine, per creare la serie di valori per la carnagione, mescola in modo opportuno ogni valore neutro con il suo corrispondente valore della serie rossa e giallo – rossa in modo da ottenere i toni medi dell’incarnato per quel valore.

Le miscele dipenderanno ovviamente dal tipo di carnagione dei modelli, cioè pallida e fredda o calda e rubiconda.

È importante mantenere, nella serie dei valori, il tono costante, dato che questa è la media della carnagione, come la potresti vedere dal vero. I cambiamenti di tono locali (naso rosso, mento grigio) li affronterai durante la pittura delle farie zone.

In genere la carnagione umana varia dal rosso al giallo-rosso, dal pallido al colorato, dallo scuro al chiaro. La tavolozza di Reilly facilita la miscela dell’incarnato del soggetto e ti consentono contemporaneamente di fare i cambiamenti locali riscontrerai in quel particolare volto.

Il lavoro necessario a preparare questa tavolozza richiede certamente tempo, ti permetterà un enorme risparmio di tempo mentre dipingi, perché avere tutto pronto proprio durante la seduta di pittura dal vivo, quando sarà importante non avere nessuna distrazione e perdita di tempo, per poterti concentrare solo sul tuo modello e su quello che stai dipingendo.

Mescolare tutti quei valori e toni inoltre, ti darà una grossa esperienza nell’ottenere tutti i colori necessari partendo da relativamente pochi pigmenti di partenza. Appunto una tavolozza conveniente.

Per prolungare il tempo di asciugatura e poter lavorare più giorni, alcuni consigliano di mescolare una goccia d’olio di chiodi di garofano in ogni impasto di colore. In questo modo la tavolozza dovrebbe rimanere fresca per tutta la settimana e così anche la pittura sulla tela. Ma è una tecnica sconsigliabile perché si tratta di un olio antisiccativo il rischio o meglio la certezza é quella di rendere il coefficiente di polimerizzazione del olio praticamente nullo, cioe non seccherà mai e se lo farà sarà molto molto fragile. Addirittura i vapori stessi del olio di garofano rallentano la polimerizzazione.

Se proprio devi versa 2 gocce di olio di garofano su un batuffolo di ovatta imbevuto e strizzato con olio di semi di arachidi, arrotola un filo di cotone e appendi il tutto sul cavalletto facendo scendere il batuffolo davanti al quadro, ma senza toccare lo stesso, dopodiche copri il tutto con un lenzuolo. I vapori rallenteranno l’essiccazione senza danno alcuno. Per la tavolozza potresti mettere un paio di gocce in un batuffolo, nella stessa scatola chiusa dove sono i colori.

Comunque se proprio serve, ci sono altri modi per mantenere la tavolozza fresca; immergendola sott’acqua o congelandola.

Il metodo migliore di tutti è preferisco preparare molto colore di ciascun impasto e conservarlo in tubi vuoti acquistati a questo scopo, così avrai a disposizione i colori giusti per ogni evenienza. I tubi vuoti sono disponibili presso alcuni fornitori come per esempio Zecchi a Firenze.

Ringrazio John Ennis, autore del blog The Reilly Papers per il permesso di tradurre in italiano e pubblicare l’articolo e le immagini del suo articolo http://ennisart.blogspot.com/2010/12/reilly-palette-palette-of-convenience.html

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