Forse da questo punto in poi le cose potrebbero sembrare ancora più complesse, ma non c’è da preoccuparsi. Devi solo combinare insieme i metodi precedenti, quelli che hai imparato negli esercizi degli articoli Disegno negativo con Mike Sibley (2) Le basi, Disegno negativo con Mike Sibley (3) il disegno negativo pianificato, Disegno negativo con Mike Sibley (4) il disegno negativo spontaneo, che hai visto in precedenza e rende la vita più semplice. Per quanto complesso possa sembrare un lavoro, è sempre possibile suddividerlo in elementi o processi gestibili. Vediamo come agire.
Nel piccolo disegno a sinistra ho mappato i gambi principali; tracciando una linea leggerissima del loro contorno, per individuare lo spazio occupato da gambi, foglie ed infiorescenze. Ricorda che stai definendo dall’esterno, con lo spazio negativo, la zona bianca che sarà occupata da quegli elementi, quindi agisci in modo che quello che conta sia lasciato libero. La linea che tracci va tutta all’esterno della forma e di fatto fa parte dello spazio negativo della forma vuota da lasciare bianca.
Adesso che hai pianificato e definito i gambi principali, puoi passare a uno stile di lavoro più spontaneo per disegnare masse d’erba meno definite su un piano più arretrato negli spazi negativi tra di essi.
In queste aree si lavora senza quasi delineare nulla di preciso: crea gli steli semplicemente definendo altri spazi negativi. Lascia libera l’immaginazione, lavora in fretta senza pensare, a un ritmo che impedisca l’intervento cosciente.
Ti
potresti trovare a introdurre qua e là steli in collocazioni sorprendenti. Non cercare di essere troppo preciso – le imprecisioni in questo caso danno più realismo. E non toccare i gambi principali, quelli definiti prima: non potrai definire correttamente i loro valori tonali finché non avrai completato l’erba dietro di essi.
Mentre lavori in queste aree secondarie tra gli spazi bianchi che rappresentano gli steli d’erba principali, introduci forme e linee casuali. Finché questi seguono vagamente le regole dell’erba e del fogliame naturali, inganneranno il cervello di chi guarderà il disegno per fargli vedere più dettagli di quanti ne esistano.
Nella vita non si riesce a distinguere ogni elemento distribuito in modo caotico e casuale (soprattutto in zone d’ombra profonde), quindi non si dovrebbe essere in grado di farlo neanche qui.
O
ra immagina, immagina davvero, te stesso che guardi in quell’area e comincia ad aggiungere elementi di realtà alla situazione; dai chiaroscuro a certi steli, scurendone così tanto altri da renderli appena percettibili. Se riesci a immaginare l’aspetto reale della scena, otterrai un senso di realtà nel tuo disegno.
Se non sei sicuro di come trattare una certa zona, lasciala bianca, ci tornerai in seguito quando ciò che la circonda renderà più chiaro come agire.
È quello che ha fatto Sibley nello spazio bianco in primo piano. li sarebbe andata acqua e non poteva essere definita se non fossero stati esattamente chiari quali sarebbero stati i riflessi necessari.
Infine, dai chiaroscuro e forma agli steli principali, se serve regola meglio i valori di quelli dietro di loro, se necessario.
L’erba in primo piano viene disegnata, proprio come descritto prima, e l’acqua e i riflessi potranno essere stabiliti.
Gli articoli precedenti a questo:
- Disegno negativo con Mike Sibley (1);
- Disegno negativo con Mike Sibley (2) Le basi;
- Disegno negativo con Mike Sibley (3) il disegno negativo pianificato;
- Disegno negativo con Mike Sibley (4) il disegno negativo spontaneo
Per approfondire l’argomento puoi acquistare il libro di Sibley ‘Drawing from Line to Life‘
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