Paolo Tagliaferro è un giovane artista ricco di talento, che ha sviluppato una tecnica originale per dipingere con “Lo Stile Iperrealista” e ha scritto un manuale molto approfondito sulla sua tecnica.
I risultati che Paolo ottiene, con il metodo che ha sviluppato, sono eccezionali, basta una ricerca su Google per rendersene conto.
Paolo ha promesso di spiegare il suo metodo regalandoci alcune anticipazioni del libro che ha appena pubblicato: “Manuale teorico e illustrato di tecnica iperrealista“.
Puoi acquistare direttamente dall’autore il
Manuale teorico e illustrato di tecnica iperrealista in PDF.
Compila il modulo Paolo Tagliaferro ti risponderà direttamente e ti darà tutte le indicazioni per avere la tua copia.
Riceverai in omaggio una introduzione al manuale e la notifica degli aggiornamenti di questo sito
Seguendo le indicazioni pratiche e dettagliatissime del manuale potrai scoprire tutti i segreti di questo artista che con generosità spiega tutto, ma proprio tutto quello che è necessario fare per ottenere risultati eccezionali, come i suoi.
Nelle prossime “puntate” di questa serie di articoli, potrai avere qualche assaggio del manuale, in modo da renderti conto della qualità dei suoi insegnamenti.
Per quanto mi riguarda, non ho saputo aspettare ed ho comprato subito il manuale di Paolo: non sono certo un novellino della pittura ma ciò che sto leggendo si sta rivelando prezioso e ho già imparato un paio di cose che mi faranno comodo nel mio lavoro di pittore.



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Ma andiamo con ordine, prima di tutto capiamo bene che cosa è il Fotorealismo o Iperrealismo.
Questo stile pittorico è basato sulla riproduzione di un soggetto fotografico. Il termine è nato negli Stati Uniti alla fine del 1960, inizi 1970, per definire quelle opere che rappresentano la realtà partendo da un’immagine fotografica, cercando di essere più fedeli possibile alla normale percezione nella resa con colori e pennelli. Il movimento si è diffuso in Europa nel decennio successivo. Di fatto è derivato della Pop Art (o in opposizione a quest’ultima) ed è contraddistinto dalla maniacalità dei dettagli, sotto tutti gli aspetti esagerata.
La straordinaria fedeltà nei confronti della realtà è stata abbracciata soprattutto dall’ambito pittorico. Tra i più famosi, ricordiamo gli americani Chuck Close, Richard Estes, Ralph Goings. Unico esempio nella scultura, raro ma grandissimo, è stato quello di Duane Hanson, statunitense famoso per le sue creazioni raffiguranti persone del tutto normali, spesso in atteggiamento lavorativo, complete di acconciature altamente particolareggiate e abbigliate con vestiti veri.
Ecco la testimonianza di Paolo Tagliaferro:
La reale differenza tra arte e fotografia non è tanto la riproducibilità ma piuttosto la tecnica di riproducibilità.L’arte è stata sempre riprodotta: dai copisti romani all’esercizio d’accademia, dalla xilografia alla litografia e alle incisioni; queste tecniche non possono prescindere da una certa manualità, assai diversa è la natura tecnica della fotografia. Nei mezzi tradizionali, per produrre immagini, l’azione creativa si esplica partendo dal nulla: l’artista si trova di fronte ad uno spazio bianco da riempire di elementi. La fotografia, nata come tecnica di riproduzione della realtà, ha come suo “medium” non pennelli e colori, ma la realtà visiva. Non si dà forma ad un materiale in fotografia ma piuttosto si dà materia a una forma; non si usano più le mani ma l’occhio.
Trovo l’iperrealismo lo specchio pittorico più onesto del nostro tempo e non ha la pretesa di dire nulla di nuovo, ma di sfidare la fotografia ottenendo un effetto fotografico che, però, rimane pittura. Nessuna macchina fotografica o marchingegno fotografico potrà rendere quei colori, quella materia, quella “vita” che la pittura ha.
Il critico e saggista Walter Benjamin affermava, infatti, che l’opera d’arte in senso stretto, dava privilegio ad un numero ridotto di contemplatori, invece la fotografia, con la sua riproducibilità, diventava disponibile per un vasto numero di fruitori. Per questa sua riproducibilità tecnica, la fotografia mancava di quel carattere di unicità, singolarità che invece aveva contraddistinto la pittura sin dall’origine.La pittura italiana figurativa dal medioevo all’età moderna, ha insegnato a tutto il mondo le tradizioni e le tecniche pittoriche, e non si può perdere questa fortuna che ci viene tramandata. Si direbbe che imitare la tecnica pittorica degli antichi maestri esista da sempre, perchè nei secoli si è sempre tramandata l’esperienza artistica dal maestro all’allievo. Un tempo non soltanto gli artisti si formavano eseguendo copie e imitazioni, ma anche gli studiosi e tutti coloro che volevano diventare esperti d’arte.
Questo argomento è trattato in modo approfondito durante le lezioni dei corsi di disegno e pittura che Circolo d’Arti organizza a Cagliari, Senorbì e a Casa Spadaccino (loc. Su Loi, Capoterra), e nel corso sul web. Guarda la lista di tutti i corsi. Questo argomento è trattato in modo approfondito durante le lezioni dei corsi di disegno e pittura che Circolo d’Arti organizza a Cagliari, Senorbì e a Casa Spadaccino (loc. Su Loi, Capoterra), e nel corso sul web. Guarda la lista di tutti i corsi.
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