LE BASI DEL DISEGNO NEGATIVO
Se disegni tre linee (qui sotto) quante linee hai creato?
La risposta è cinque: tre nere e due bianche.
Rendiamo la cosa più evidente. Estendi e unisci le linee nere, aumenta il loro numero e unisci anche le linee bianche.
Qual’è la forma dominante o positiva? La forma bianca? La forma nera? Stiamo di fronte a un disegno negativo? Al momento non possiamo dirlo. Entrambe le forma hanno la stessa importanza, nessuna delle due è può essere identificata come un oggetto.
Se però ingrandiamo l’inquadratura finché una delle due sagome non diviene una forma definita e riconoscibile,ecco che poossiamo riconoscere facilmente un pettine bianco.
Il pettine esisteva solo nella mia mente fino a quando non l’ho definito grazie allo spazio negativo scuro.
Non è facile pensare in questo modo, ma con la pratica, il disegno negativo diventa una seconda natura e – ancora più importante – scoprirai che verrà sempre più naturale per te passare dal disegno negativo a quello positivo, fino a che i due metodi si fonderanno in un tutt’uno.
Per adottare il disegno negativo devi immaginare una forma con tanta forza che arrivi a vederla proiettata sulla carta bianca che hai davanti, fino al punto che sei in grado di evidenziarla ombreggiando attorno ad essa.
Questo approccio ti dà delle robuste linee guida per disegnare e offre vantaggi che nessun altro sistema può offrire.
- Ti permette di dividere il lavoro in elementi semplici e gestibili.
- Non hai bisogno di cancellare mai nulla e quindi i tuoi bianchi rimangono incontaminati e la trama superficiale della carta resta preservata offrendo risultati davvero nitidi.
- Quando disegni spontaneamente, puoi creare rapidamente oggetti bianchi sulla carta semplicemente disegnando le ombre tra loro – capelli ed erba, per esempio. Puoi farlo senza pensare alla forma o alle relazioni spaziali, poiché un ultimo strato di tono applicato sull’area fornisce la modellatura dei valori – localmente (una singola lama di erba in primo piano) o globalmente (l’illuminazione generale che colpisce l’area ).
- Permette di dividere il tuo disegno in elementi che hai compreso appieno da quelli che non capisci. Se disegni dapprima gli elementi sconosciuti, capita di ottiene una migliore comprensione di questi. Così puoi aggirare potenziali problemi e tornare a loro successivamente.
- Il disegno può essere diviso in aree di trama. Se, ad esempio, stai disegnando il lato in legno di un fienile, puoi concentrarti e completare quella trama, aggirando tutto ciò che si sovrappone perché è davanti ad essa.
- Consente di dividere il disegno in aree di diversa importanza per consentire un controllo maggiore delle relazioni tonali.
Ad esempio, è possibile stabilire lo sfondo prima del primo piano per dare un controllo molto maggiore sulla separazione visiva dei due.
Puoi disegnare nella sagoma bianca creata dopo aver stabilito i toni che la circondano, quindi quando inizi a disegnare l’elemento racchiuso puoi controllare i toni che usi per farlo risaltare – o no, se questo è il tuo obiettivo.
Di fianco puoi vedere che ho disegnato la corda perché avevo bisogno di controllare il modo in cui risaltava dallo sfondo.
Disegnare prima la corda detterebbe i toni disponibili sia per il cane che per lo sfondo, cosa che non è affatto utile. In questo caso la corda passa davanti alla zampa bianca del cane e al terreno scuro. Se disegno entrambi prima, so esattamente come far risaltare quella corda e come farlo fondere nel terreno nella sua estremità inferiore.
Il disegno negativo, quindi ti permette di concentrarti su un aspetto alla volta.
Se lavori procedendo dal buio alla luce, puoi stabilire dapprima i toni più scuri. In questo modo stabilisci la gamma di valori tra quello più scuro e quello più leggero (il bianco della tua carta). Così puoi dosare tutti i toni intermedi senza trovarti “fuori scala”.
Se lavori attorno alle aree di luce, a quelle con caratteristiche particolari e alle aree problematiche, completando le aree nere o scure, i toni più chiari saranno solo spazi bianchi piatti. Finalmente, con la piena comprensione dei valori che li circondano, potrai gestire il disegno i queste zone dosando esattamente i valori tonali e la modellazione necessaria.
Questo processo è molto più facile da realizzare che da spiegare! Nel prossimo articolo vedremo un primo esempio pratico.
Leggi anche l’articolo precedente: Disegno negativo con Mike Sibley (1)
Per approfondire l’argomento puoi acquistare il libro di Sibley ‘Drawing from Line to Life‘
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