Hai visto la mostra “L’anima della Trexenta”? Una collezione fantastica di ritratti realizzati dagli allievi di Circolo d’Arti e dedicati agli anziani ultranovantenni presenti nel calendario che il Comune di Senorbì ha loro dedicato, a questi si sono aggiunti nonni e nonne, madri e padri degli allievi di Guasila e di Cagliari.
Alcuni degli allievi, pur frequentando da meno di un anno, hanno superato se stessi raggiungendo un livello espressivo e tecnico notevole.
Per questa occasione ho realizzato 17 mini ritratti ad acquerello per completare la lista degli anziani presenti nel calendario.
Contrariamente a quanto si crede, ritrarre il viso di un anziano è più facile di qualunque altro ritratto. Credimi, troverai maggiori difficoltà a ritrarre i bambini, dal viso liscio e assente di qualunque piega o punto di riferimento.
Visto il grande numero di ritratti da realizzare e il fatto che avevo meno di una settimana, ho messo a punto una strategia per realizzarli in breve tempo. voglio condividerla con te.
prima fase
- Scegli un piccolo formato sempre uguale per tutti i ritratti.
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- Studia attentamente i visi da riprodurre e aiutati con la tecnologia (usando Photoshop o programmi gratuiti come Gimp, ma anche solo Picasa ti permette di fare ritagli accurati).
In questo caso il modello era fotografico: foto a colori, non sempre ben definite e dalla inquadratura banale.
Quindi privilegia un’inquadratura che renda interessante l’espressione del viso da ritrarre.
Nel mio caso ho fatto uno zoom sul viso in modo da esaltare lo sguardo.
seconda fase
- Realizza tre copie dell’immagine con la nuova inquadratura
- Una copia a colori
- Una copia in scala di grigi
- Una copia a tratto
- La copia a colori ti serve per avere un riferimento sui colori dominanti del viso: pelle, occhi, capelli.
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- La copia in bianco e nero per avere un chiaro riferimento dei valori di chiaroscuro, spesso confusi dal colore.
- La copia a tratto (vedi esempio: ho eliminato le mezze tinte e mantenuto solo i segni essenziali ombra-luce); ti servirà per evidenziare i segni fondamentali necessari per rendere riconoscibile ed espressivo il modello.
- Una volta studiato ogni singolo volto realizzando anche piccoli bozzetti a matita, riporta sul foglio solo i tratti essenziali e scegli una tecnica pittorica veloce, con non più di due passaggi di pennello e rifiniture finali.
- A questo punto tutto sta nella tua scelta di colori ed abbinamenti.Buon lavoro.
Nel mio caso ho scelto di abbinare ad ogni modello due colori base, in genere complementari, aggiungendo, mentre il colore era ancora umido, tocchi del bistro ottenuto dalla loro miscelazione e in finale tocchi di terra d’ombra bruciata e grigio di payne.
fase finale
Ho cercato di scegliere i colori di base in funzione del carattere della persona, quindi ho utilizzato dei viola, dei verdi o ancora arancione rosa rosso, colori presenti anche sulla cornice di ogni acquerello.
Il risultato che volevo ottenere era principalmente di dare un aspetto luminoso, allegro, intrigante, austero o prepotente ai visi di persone alla soglia dei cento anni, che hanno vissuto, gioito, amato ed insegnato e sono ancora qui per raccontarci le loro storie di persona.
Storie che emergono dalle pieghe dei loro visi, a volte sofferte, altre ancora sognanti o rassegnate ma comunque incredibilmente espressive, mai tristi.
Se non l’avete ancora vista,la mostra “L’anima della Trexenta“prevede ancora due tappe: a settembre a Casa Spadaccino e a ottobre a Cagliari, nella galleria Salotto dell’Arte di piazza Dettori, come anticipazione di una mostra dedicata a ritrattisti professionisti.
Per le date, segnatevi sulla mailing list di Circolo d’arti, in modo da potervi aggiornare su tutte le nostre iniziative, trovate il modulo più in basso.
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