
Il progetto, la direzione artistica e l’allestimento sono stati a cura di Alessandro Pedroni e Lucia Vallifuoco, l’immagine grafica coordinata è stata curata da di Lucia Vallifuoco.
L’esposizione ha inteso presentare una ampia varietà di modi di intendere il ritratto. Le opere, pur mantenendo una originalità individuale, rispecchiano il rapporto di interazione che si crea tra l’artista e il proprio modello, documentando come l’artista implicitamente trasforma e interpreta i tratti del soggetto ritratto, realizzando in qualche modo anche il proprio autoritratto offrendo, consapevolmente o meno, opere in certi casi ambigue, che travalicano la rappresentazione dei tratti fisiognomici e la somiglianza.






Nell’epoca del selfie, del bello a tutti i costi, il senso del ritrarre può essere inteso come un modo per indagare su se stessi e sugli altri, superando le mere sembianze per cogliere quella scintilla, quella piega che caratterizza l’anima del modello e dell’artista.
Le opere esposte (secondo la sequenza di esposizione):













































La giuria, composta da:
- Paola Angelotti – giornalista e pittrice
- Silvana Belvisi – gallerista
- Efisio Carbone – critico e curatore
- Luca Giovanni Masala – curatore
- Alessandro Pedroni – artista
Ha deciso:
Primo premio a Gabriele Loi per “Simbiotico contatto”
Autore di un’opera propone un approccio originale e inconsueto al tema, accostando visione e cecità in modo inaspettato. Il messaggio, proposto con ottima tecnica, intende rendere l’arte ancora più comunicativa e godibile anche a chi non la può vedere ma sicuramente la può “sentire”…
Esprimendo efficacemente l’inconoscibilità dell’altro (il “tu”). L’ “io ti vedo così” è tradotto in “io ti vedo per metà”, dato che posso conoscere solo quel che mi mostri!
Non vedere forse offre nuovi canali sensoriali per conoscere e comunicare.
Secondo premio a Francesco Amadori per “Autoritratto”
Per la approfondita ricerca psicologica resa con una pittura vigorosa e meditata, proposta in un opera presentata sottosopra per rappresentare un “io altro da se” con ironia e impatto spettacolare, per creare una discrepanza fra l’io “persona” e l’io “artista”.
Terzo premio a Gaspare Mocci per “Autoritratto”
Autore di un opera che mostra una profonda ricerca introspettiva e che colpisce per la sintesi plastica e la forza del colore reso a tutta pasta con estrema abilità espressiva.
Menzione d’onore a Francesco Farina per “Bambina di Sennori” e “Parabà”
Abbiamo riscontrato una lezione di buon disegno e pittura offerto dalle sue opere, che rappresentano un omaggio alla grande scuola sarda del primo novecento.
Menzione d’onore a Mario Soddu per i suoi “mostrilli”
Per l’approccio originale, scanzonato e poetico al tema, presentato con abile modellato e colorazione efficace.
Questo argomento è trattato in modo approfondito durante le lezioni dei corsi di disegno e pittura che Circolo d’Arti organizza a Cagliari, Senorbì e a Casa Spadaccino (loc. Su Loi, Capoterra), e nel corso sul web. Guarda la lista di tutti i corsi.
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