Sabato 23 febbraio alle ore 19, l’architetto Marco Porceddu ha letto alcuni brani dal “Trattato sulla Pittura” di Gregorio Sciltian, un maestro nella pittura che potremmo definire realismo magico.
Di lui De Chirico ha scritto: “Gregorio Sciltian è il plastico per eccellenza. È plastico quando dipinge, è plastico quando parla, è plastico quando gesticola”; sempre De Chirico l’ha definito “un burattinaio orientale” e un “creatore di spettacoli dipinti” (1941).
Nello scrivere il trattato sulla pittura Gregorio Sciltian è riuscito a chiarire con piena consapevolezza la sua concezione artistica. I concetti di realtà e di realismo in pittura sono stati precisati con grande efficacia. Da pittore realista considerava l’arte come immagine della realtà o meglio l’illusione della stessa. Non copia della reltà come la fotografia ma la quintessenza della cosa. Possiamo affemare che il suo realismo e anche il suo idealismo attraverso il quale egli raggiunge la più alta e rivoluzionaria espressione della nuova arte.
Le tesi dell’artista sono – come potrete ascoltare – molto dure e “di parte”, in forte polemica con gli epigoni dell’arte contemporanea che inseguivano forme d’arte più astratte, informali o concettuali.
Ci ha interessato questa lettura perché può essere considerata un “sasso nello stagno” e un’opinione fortemente in dissenso con la cultura attuale.
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